dal sito di Bergamonews
Flavio Abeni ricorda Mario Caffi, l’avvocato spentosi nella notte tra il 13 e il 14 settembre a 74 anni, nelle vesti di presidente dell’associazione Arlino che si occupa dei bimbi e dei ragazzi ipovedenti.
Sono passati pochi giorni dalla scomparsa dell’avvocato Mario Caffi e penso sia mio dovere, come membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione “ARLINO”, ricordare il “nostro” Presidente.
Nell’ Aprile del 2005 con altri amici e professionisti abbiamo costituito ARLINO (onlus), con la finalità di sostenere economicamente iniziative atte a migliorare le problematiche visive del bambino e dell’adolescente ipovedenti; fornire assistenza di carattere morale, materiale, psicologico, formativo e educativo ai genitori, agli educatori della scuola d’infanzia e primaria oltre a diffondere informazioni e sensibilizzare i cittadini sulla prevenzione delle gravi disabilità visive e sulle problematiche connesse all’ipovisione dell’età evolutiva.
Detto questo, il nostro caro Mario non poteva non essere stimolato ad accompagnarci nel nostro percorso tanto che subito diede la sua disponibilità diventando Presidente di ARLINO, carica mantenuta nel tempo.
I suoi impegni professionali non gli permettevano una costante presenza ai nostri incontri e manifestazioni, ma come era solito dire “nel bisogno contate su di me…”, per noi era comunque sempre presente nel darci la “carica” a continuare.
ARLINO è un acronimo (Associazione di Ricerca a Livello Infantile di Natura Oculare), ma è anche la nostra mascotte e il logo che ci identifica è un bimbo vestito da arlecchino (richiamo al nostro territorio), una figura che attira i nostri bambini nella bellezza stimolante dei suoi colori e nel sorriso che sempre deve accompagnare coloro che bisognano del nostro aiuto.
Un bimbo sorridente il nostro ARLINO, come sempre era nell’accomiatarsi Mario dopo ogni nostro incontro, ma in un fine settimana di Settembre anche ad ARLINO una lacrima ha bagnato il suo sorriso e con lui diciamo: grazie Mario che tu sia sereno e felice nel tuo Paradiso, ovunque sia, che certamente hai meritato.
Flavio Abeni